di Alessandro Nizegorodcew (inviato al Foro Italico)
La giornata inizia al Circolo Canottieri Roma per gli Internazionali d’Italia under 12, ma l’obiettivo numero 1 è il Foro Italico ed in particolare i match di Flavia Pennetta e Andreas Seppi.
Il match di Flavia inizia benissimo e prosegue ancora meglio: La “Penna” vince 60 61 grazie ad una prestazione ai limiti della perfezione e ad un pubblico straordinario, che la sostiene punto dopo punto. L’esperto “applaudista” Roberto Commentucci guida la claque, aiutato dal prode Nicola Corrente e dal sottoscritto. La Cetkowska non sembra in giornata di grazia, ma la partita l’ha comunque vinta Flavia.
Dopo una sosta in sala stampa si va diretti a vedere Murray-Gasquet senza troppe speranza. Gasquet va sotto di un break ma io e Commentucci usciamo perché ho parlato con Francesco Cinà e mi devo incontrare con lui e Roberta Vinci per consegnare loro gli Ace Cube 2011.
Serena Williams sta per concludere il proprio match sul “Pietrangeli” e ci dobbiamo assolutamente avvicinare al campo per prendere i posti: sta per iniziare Seppi-Wawrinka. Devo dirlo, non era così fiducioso, ma Seppio mi ha smentito.
Il tifo inizialmente non è caldissimo, ma al primo break arriva il boato dello stadio. Purtroppo Seppi non riesce a confermarlo (andrà avanti di un break in ogni set, senza però riuscire a concretizzarlo) e Wawrinka lotta, corre, “sbècca” e non molla un 15.
Il match si fa incandescente e sapete tutti come è finito, ovvero 67(1) 76(6) 76(6) annullando 6 match point di cui 3 consecutivi nel terzo set. Ciò che non sapete o che non avete vissuto sono le sensazioni a bordo campo, in particolare dalla prima fila del Pietrangeli.
In più il nuovo vero coach di Seppi si è palesato. Eccolo lì, pronto a scrivere sul suo taccuino ogni annotazione sul gioco di Andreas. Eccolo lì, con la sua racchetta di legno e un abbigliamento anni ’70-’80 mentre impartisce ordini e suggerimenti a Seppio. Eccoli lì mentre in un momento di grande tensione se ne esce con il più classico dei “stai calmo…”
Wawrinka intanto aizza ancora di più il pubblico romano, che lo prende di mira e gli canta anche “Scemo…Scemo…”
La gente, intorno ai posti a sedere, è in piedi e cerca di vedere qualcosa, Chi ha un biglietto per il centrale prova addirittura a mettersi nelle ultime file per vedere (dall’altissimo) il campo Pietrangeli.
La cosa bella di queste partite è che diventi amico di tutti e improvvisamente di ritrovi a tifare per un giocatore che in molti (provate a negarlo!) davano per finito.
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