(Flavia Pennetta – Foto Nizegorodcew)
di Marco Barzizza (si ringrazia il portale intervistasportiva.com per la concessione dell’intervista)
Apriamo la settimana con un’esclusiva speciale, con una delle migliori esponenti attualmente in attività di tutto lo sport italiano: Flavia Pennetta. La trentenne brindisina è, insieme a Francesca Schiavone, certamente la tennista di riferimento del movimento italiano, e insieme alle due altre eroine della Nazionale, Sara Errani e Roberta Vinci, è pluricampionessa in Fed Cup. Flavia ha anche dalla sua una rilevante avvenenza, che fa di lei, oltre che una grande atleta, un sex symbol dello sport mondiale. Con lei abbiamo parlato del prossimo futuro, del sogno di vincere una medaglia a Londra e dei suoi progetti post carriera.
Stagione iniziata benissimo con la finale a Auckland, dove però purtroppo un problema muscolare ti ha costretto al ritiro. Poi fuori al primo turno in Australia e a Dubai. Qual è la vera Flavia? Cosa possiamo aspettarci e cosa tu ti aspetti da te?
“La vera Flavia è anche quella dei periodi un po’ meno fortunati ma è soprattutto quella che non si arrende mai. Per il prossimo futuro mi aspetto di dare il massimo in vista di Londra 2012, il grande obiettivo di quest’anno”.
Anche l’anno scorso i tuoi muscoli ti hanno più volte costretto a fermarti. Come stai fisicamente?
“Sto riprendendo la forma fisica ideale dopo vari controlli doverosi alla schiena. Ora mi sento meglio e sto migliorando il mio stato con allenamenti adatti per una ripresa al 100% delle mie capacità”.
Vika Azarenka in Australia ha impressionato tutti e in finale ha schiantato in maniera imbarazzante la Sharapova… tu che impressione ti sei fatta della nuova numero 1 al mondo? Pensi sia destinata a restare al top per un po’ o pensi sia stato il solito exploit che le giocatrici dell’est fanno spesso?
“La Azarenka ha vinto il suo primo Grande Slam agli Australian Open contro la Sharapova ed è stata una vittoria meritata e poi ha ottenuto una serie di punti bonus aggiuntivi che le hanno consentito di issarsi al comando della classifica Wta. Poi a Doha ha vinto contro la Stosur e così facendo ha vinto il titolo numero 11 in carriera, il terzo di quest’anno. Sicuramente è un talento che sembra stia raggiungendo la sua maturità e per ora posso dire che con le sue vittorie legittima a pieno la sua prima posizione”.
In Australia c’è stata polemica tra Nadal e Federer sulla questione calendari e il fatto che per rimanere al top si sia costretti a giocare troppo, nella Wta succede più o meno la stessa cosa. Tu che idea ti sei fatta? Da che parte stai?
“Ho detto in altre occasioni che sicuramente la programmazione molto ravvicinata dei tornei da un lato offre maggiori possibilità per risalire il ranking; di conseguenza noi atlete ci mettiamo in gioco perchè ci piace il nostro mestiere e non potremmo stare neppure un giorno senza allenarci o giocare a tennis. Dall’altro sarebbe comunque utile estendere un pò il periodo di riposo tra un torneo e l’altro perchè questo significherebbe anche meno infortuni per i giocatori”.