Intervista a Cech(chinato)

di Mario Zanetti

Cech,

per chi non lo sapesse è il soprannome o diminuitivo di Marco Cecchinato nato a Palermo il 30/09/1992 e n° 611 della classifica Atp . È uno dei giovani che più si è messo in luce lo scorso anno balzando dalla 1389 posizione della classifica (ranking del 03/01/2011) alla classifica attuale.

Intervisto Marco dopo un duro allenamento col suo coach Francesco Aldi (miglior giocatore palermitano di sempre con un best ranking di 111) e per me è un vero piacere, me lo ricordo under 10, giocare al circolo dove si è formato come giocatore, cioè il TC2 di Palermo, sotto la guida del cugino e ottimo maestro Francesco Palpacelli, e ho seguito il suo percorso, culminato col titolo di campione d’Italia a squadre under 16, poi successivamente il suo primo punto ATP e la convocazione in azzurro. Lo ha sempre contraddistinto una grande serietà durante gli allenamenti, l’educazione, e la voglia di riuscire.

E’ una splendida giornata di sole qui a Palermo (16 gradi) e il circolo è pieno di gente che gioca a tennis e si gode il sole. Gli chiedo subito quali sono i suoi obiettivi quest’anno: “Quest’ anno col mio coach Francesco Aldi ci siamo posti come obiettivo i primi trecento, ma non è tanto la classifica l’importante quanto alzare il livello, giocare partite con gente più forte, perdere o vincere per ora non è importante. Giocherò challenger e futures, adesso vado a fare due futures in Spagna, quest’ultimo mese non sono stato benissimo e quindi il misurarmi soprattutto con gli Spagnoli, terraioli doc, mi farà bene per rientrare subito nel clima agonistico.”

Con Sartori che tipo di rapporto hai adesso, dopo esserti allenato con Lui per parecchio tempo?
Ho un ottimo rapporto con Sartori e Piatti quando non sono in giro per tornei mi posso allenare a Bordighera o a Montecarlo senza problemi. Quando sono a Palermo mi alleno qui al TC2 dove sono nato e cresciuto; ho la fortuna di giocare con amici e validi giocatori come Antonio Campo, Antonio Terzo e Daniele Mancia

Cosa devi migliorare ancora nel tuo livello di gioco che è già molto cresciuto in quest’ultimo anno?
“Devo migliorare il servizio (anche se già di ottimo livello, vero Commentucci?), fare più male, muovere di più il rovescio e fare tanti punti col dritto che è il mio colpo migliore.”

Per forza di cose sei molto tempo fuori dalla tua città. Cosa ti manca di più quando sei fuori?
“La famiglia, gli amici, l’ambiente, fino ad un mese fa anche la fidanzata, ma adesso ci siamo lasciati.”

Fin da quando eri più piccolo ho visto rarissimamente tuo padre accompagnarti e vedere i tuoi incontri, per scelta o per altro?
“Io ringrazierò sempre la mia famiglia, mi ha consentito sempre di fare ciò che volevo; è stata totalmente mia la scelta a 16 anni di andare a Caldaro e di farmi la mia vita, detto questo mio padre e io di comune accordo abbiamo deciso che non era un problema che lui ci fosse o meno a differenza di tanti genitori che invece sono troppo presenti e trasmettono ansia e stress al figlio agonista, ma ovviamente mi fa piacere quando viene a vedermi durante la A1 qui a Palermo (Marco gioca la A1 per il Circolo Tennis Palermo 1).”

Hai avuto qualche momento buio durante l’anno?
“Si, a Gennaio ho dovuto lasciare Bolzano dati i problemi che si sono creati a Caldaro ed ho iniziato a girare da solo, cosa che non mi è mai piaciuta ed ho fatto tanta fatica, poi per fortuna abbiamo stretto la collaborazione con Francesco Aldi e infatti da Luglio dopo il diploma (si, perché si è anche diplomato) ho incominciato a fare buoni risultati con tre quarti di finale e quattro semifinali. E il 2012 non è neanche cominciato bene perché mi sono lasciato con la fidanzata, spero che nel proseguio tutto incominci ad andare bene”.

Mi ricordo Marco che giocava il rovescio a due mani, e infatti fece la Lambertenghi col rovescio bimane, poi il cugino e maestro Francesco Palpacelli decise che non andava più bene e in effetti adesso Marco ha un solido e bel rovescio a una mano. E a tal proposito chiedo a Marco qual è il maestro con cui è più legato e a cui deve di più, risponde senza nessuna esitazione che con Palpacelli ha un rapporto bellissimo sono cresciuti insieme si capiscono e si stimano incondizionatamente, ha un ottimo rapporto con Sartori, non lo ha avuto proprio meraviglioso con DaCol e invece ha adesso una bellissima collaborazione con Francesco Aldi, che non è solo un rapporto atleta – coach ma si è trasformato in una vera amicizia. Poi parliamo del più e del meno, il giocatore più simpatico per lui è Djokovic che ha conosciuto durante gli Internazionali di Roma e Seppi è stato molto spiritoso e scherzoso, e la tennista più attraente è la Petkovic, lui tiene a precisare che preferisce le more e guarda caso la sua ex è una bellissima ragazza bruna.

In bocca al Lupo Marco!!!!!!

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