(Candelaria Sedano-Acosta)
di Alessandro Nizegorodcew
Candelaria Sedano-Acosta, classe 1994, vive e si allena a Cadice, in Spagna.
Argentina di nascita, è cresciuta tra Buenos Aires e l’Irlanda, ma ha infine scelto di giocare per la Federazione Italiana. Si è appena concluso un anno pieno di soddisfazioni per lei e per suo padre, che da sempre la segue come coach e che finora le ha permesso di raggiungere risultati grandiosi, ad un passo dall’inclusione nella classifica WTA.
La tua storia è abbastanza singolare per essere un’atleta così giovane. Raccontami la storia della tua famiglia e dove hai vissuto finora.
“Sono nata a Buenos Aires, in Argentina ed ho cominciato a giocare a tennis con mio padre quando avevo solo cinque anni. Nel 2002 ci siamo trasferiti in Irlanda per circa cinque anni, tornando un breve periodo in Argentina, finché i miei genitori hanno deciso di stabilirsi definitivamente a Cadice, dove mia madre ha avuto la possibilità di lavorare come preparatore atletico in un circolo della città. Anche mio padre ha avuto a lungo a che fare con il tennis: prima di conoscere mia madre viaggiava molto in qualità di coach, tanto che insieme hanno seguito e lavorato con giocatori professionisti intorno alla posizione 250 del ranking Atp. Poi lui ha deciso di tornare ad essere un architetto, ma quando ho compiuto 13 anni si è reso conto delle mie doti sportive ed ha deciso di lasciare il lavoro a studio e di dedicarsi completamente alla mia carriera di tennista professionista.”
Come mai hai scelto di ottenere la nazionalità italiana, perché è più facile viaggiare con quel tipo di passaporto?
“Credo di averne diritto, poiché sono italo-argentina. Mia madre ha origini italiane, a San Damiano D’Asti, per la precisione.”
E sei felice di giocare per l’Italia o preferiresti rappresentare l’Argentina?
“Personalmente mi sento un’ambasciatrice internazionale proprio per aver avuto la possibilità di vivere in diversi paesi, supportata da persone di tutte le nazionalità. In ogni caso, ho scelto di giocare per l’Italia nonostante io sia grata all’Irlanda e alla Spagna per aver dato un lavoro a me e ai miei genitori. Ad esempio l’anno scorso, durante il lungo tour di tornei in Sud America, accademie argentine ci hanno ospitato e hanno messo a nostra disposizione le loro strutture. Quando ho disputato l’ultimo torneo, in Cile, ho giocato molto bene proprio per rendere omaggio a tutte le persone che erano lì per me. Ci eravamo lanciati in quell’impresa con un esiguo budget e famiglie meravigliose ci hanno ospitati nelle loro case, offrendoci pasti caldi ed un incredibile affetto.”
Com’è andata e come sta andando la tua carriera junior?
“È andata molto bene. Il mio ranking non è ancora alto perché non ho le possibilità economiche per disputare tanti tornei, ma ho cercato di iscrivermi ai migliori. È persino capitato che non avessi le palline per allenarmi. Comunque il mio record dell’anno è di 24 vittorie e 1 sconfitta, che mi hanno portato a conquistare 5 tornei. Ho giocato molto bene anche in doppio, vincendo 3 tornei. Spero di poter giocare di più il prossimo anno, per poter entrare di diritto nel tabellone principale del Grande Slam Junior. Sono sicura che potrei fare bene, quando sono sotto pressione tendo a dare il massimo.”
Quali sono le caratteristiche del tuo gioco? Quali sono i tuoi colpi migliori e cosa invece pensi di dover migliorare?
“Il mio tennis è abbastanza aggressivo, cerco di giocare molto la voleé, impostazione che di questi tempi non è molto comune. Il mio miglior colpo è il diritto, insieme al servizio e ai colpi sopra la spalla.Devo invece migliorare sicuramente il rovescio in genere, oltre che la risposta al servizio. Sento comunque che sto migliorando giorno dopo giorno la mia attitudine al gioco sotto pressione, sto lavorando anche sui momenti di down, cercando di rendere il mio gioco più consistente e sicuro e realizzando i miei schemi di gioco.”
Che mi dici della tua stagione 2011?
“È stata fantastica. Ho iniziato l’anno con un ranking intorno al 700 ed ho concluso in posizione 170. Nei tornei professionistici ho ottenuto buoni risultati contro le migliori giocatrici. Nei tornei Itf ho sempre iniziato qualificandomi e sono stata generalmente sfortunata con i sorteggi, ma sono riuscita a vincere due match nel tabellone principale e anche un torneo in doppio. Direi quindi un anno molto buono!”
Quali sono gli obiettivi per il tuo 2012 e quali i tornei che sogni di vincere?
“Il mio obiettivo ora è arrivare a disputare i Grand Slam Junior. Dopo aver vinto in Cile un torneo Grade 4 mi aspettavo di ottenere il supporto economico che mi permettesse di affrontare le spese per giocare in Yucatán, all’Eddie Herr, all’Orange Bowl e magari anche a Casablanca per guadagnare, in chiusura di stagione, i punti necessari per gli Slam. Questo sostegno purtroppo non è arrivato e non sono ancora stata in grado di disputarli. Nel frattempo mi sto allenando per giocare alcuni tornei di preparazione agli Itf Grade 3 e Grade 4, per il Grade 2 in Cile, sperando di essere pronta a giocarne di più importanti, come il Grade A in Brasile. Attraverso questi, spero di guadagnare abbastanza punti per giocare il Roland Garros, Wimbledon e gli US Open. Il mio sogno comunque è di vincere Winbledon.”
Quali sono le persone che ti stanno aiutando in questa fase della carriera?
“Oltre a mio padre, sicuramente Carlos Salum, che ha lavorato nella preparazione mentale di Gabriela Sabatini all’epoca in cui vinse gli US Open ed Enrique Pisani che cura la mia preparazione atletica. Per quanto riguarda la FIT sento spesso Michelangelo Dell’Edera, Giancarlo Palumpo, Pino Carnovale, Renzo Furlan e Rita Grande. Ultimi ma non meno importanti i consigli che ci stanno dispensando due manager di livello mondiale: Ugo Colombini e Fabio della Vida.”
Cosa pensa la federazione argentina della tua nazionalità italiana? E sei spesso in contatto con la federazione italiana?
“In realtà non ho molte occasioni per parlare con le autorità della federazione argentina, mentre sono in costante contatto con quella italiana, e ne sono davvero felice.”
So che sei seguita molto anche nei social network…
“Ho amici e supporters sparsi in tutto il mondo, cosa che mi rende molto orgogliosa. Quest’anno in particolare mi sono stati vicini i miei fans sulla mia pagina Facebook: ho sentito il loro affetto nonostante spesso fossi molto lontana da loro.”
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