Mosè Navarra, ex davisman e oggi tecnico federale, è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport durante la trasmissione Spazio Tennis. Il coach di Loano ha raccontato ai microfoni di Alessandro Nizegorodcew il secondo posto ottenuto dai giovanissimi Quinzi, Napolitano e Donati nella Davis Cup Junior Under 16.
“La trasferta messicana è stata senza dubbio molto positiva” – ha spiegato Navarra – “Abbiamo iniziato questa esperienza sin dall’estate: ho seguito infatti Donati e Napolitano durante gli Europei individuali e, anche insieme a Quinzi, nella Coppa Borotra. E’ giunto uno splendido secondo posto. Credo di essere riuscito a trasmettere qualcosa di positivo ai ragazzi ed è stato senza dubbio un torneo che non dimenticherò”
Gianluigi Quinzi, classe 1996, viene definito dagli addetti ai lavori un predestinato. “Quinzi è il più giovane dei tre” – ha proseguito Mosè – “Nonostante l’età il suo nome è già altisonante, in Italia ma anche all’estero. L’attesa per ogni suo match è davvero tanta e credo che senta un po’ questa pressione. Per fortuna è il più bambino dei tre e tutte queste voci sul suo futuro gli scivolano via di dosso. Gianluigi pretende molto da stesso, probabilmente troppo. Pretende di far vedere il suo valore in ogni match, quando invece dovrebbe pensare di più a giocare e meno al contorno. Dal punto di vista tecnico è un giocatore di pressione, mancino, che muove benissimo la palla e sa trovare con grande facilità gli angoli. Ma è sbagliato e controproducente parlarne già, a 15 anni, come di un futuro numero uno. C’è addirittura gente che mi cerca su Facebook per chiedermi giornalmente di lui.”
Stefano Napolitano e Matteo Donati, entrambi classe 1995, sono le altre due stelline azzurre destinate al mondo del professionismo, come ha ripetuto il tecnico federale: “Hanno tutti e tre un livello molto alto e sono il meglio che il tennis giovanile italiano abbia espresso nelle ultime stagioni. Sono tutti e tre disponibili e pronti ad ascoltare i consigli del tecnico. Si è creato un gruppo fantastico, anche con la squadra femminile, e sono contento di aver trasmesso loro qualche importante messaggio. Donati ha un grandissimo talento e un diritto davvero molto buono, mentre Napolitano è il più quadrato dei tre, con un grande tempo sulla palla. Hanno tutti e tre ampi margini di miglioramento, potendo giocare bene su tutte le superfici, e sicuramente li ritroveremo nel tennis che conta tra qualche anno.”
Choisa finale sugli avversari che ci hanno sconfitto finale, gli inglese guidati dall’ex campione britannico Greg Rusedski: “Sono veramente molto forti” – ha concluso Navarra – “Ma non li cambierei con i nostri. Edmund in particolare, che ha fatto semifinale ai recenti Us Open Junior, è davvero molto interessante. Credo di poter dire però che siamo allo stesso livello.”
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