di Ianhungar (inviato a Todi)
Il pronostico è stato rispettato, a scapito dello spettacolo. Perché una finale Berlocq-Volandri per quanto prestigiosa a livello di ranking e sentita per la presenza di un italiano non sarà certo un match di tocchi e soluzioni di classe, piuttosto partita di ritmo e palleggio prolungato. Fatto sta che Carlos Berlocq, nella prima semifinale di questo challenger di Todi sempre più saldamente top italian event, ha avuto veramente poco da soffrire contro Paolo Lorenzi, che quando è in giornata no lo si vede subito, e non gli passa proprio. Sconfitto dagli inaspettati 35 gradi delle 13 ancor prima che dalla solidità del suo avversario, Lorenzi conclude in semifinale un discreto torneo senza riuscire a ripetere l’impresa todina del 2009, quando sconfisse Berlocq 7-5 al terzo dopo una rimonta prolungata. Oggi però Berlocq è un tennista dalla fiducia consolidata, stabilmente tra i primi 70 (è stato 50 come top ranking a giugno) e non a caso defending champion a Todi. E quest’anno più che batterli, gli avversari li trita: se si esclude il primo set di ottavi perso al tiebreak contro Olaso, Berlocq ha concesso nell’ordine 4 game a Fabbiano, 3 a Olaso, 3 a Fischer e 3 a Lorenzi.
Una bella gatta da pelare in finale per un Filippo Volandri non stratosferico nella semifinale vinta contro Paire, tornato a tragici livelli di insicurezza al servizio dal quale ha ricavato un paio di tragicomiche prime a 80 km/h e, più gravemente, 12 doppi falli. A Volandri va dato il merito di aver violentato il suo gioco limitandosi a palleggiare senza mai cercare vincenti, una tattica giusta contro un avversario labile e instabile come Paire. E se il 6-1, 6-2 di Berlocq su Lorenzi non aveva mai lasciato dubbi sull’esito del match, e di conseguenza privato di emozioni, la seconda semifinale è stata una vera montagna russa, nel punteggio e negli umori. In realtà, in mattinata, lo era stata anche la finale di doppio, vinta da Ianni e Vanni al tiebreak, e dopo aver annullato due tournament point, contro Motti e Fischer. Quanto a Volandri-Paire, fino al 4-1, palla break, in campo c’è stata la versione show del tennista Paire, quella che l’ha portato a questa semifinale colla fiducia di 8 match consecutivi vinti lacerando un avversario, Volandri, con poco da opporre nonostante il precedente vinto poche settimane prima a Manerbio. Sprecata, nel vero senso, la palla break, è subentrato quello che al momento è lo sdoppiamento più frequente, il Paire showman, inconcludente e irritante, che sostituisce doppi falli ad ace e rovesci vincenti a palle corte in stile battuta da ping pong. Volandri in pochi minuti si è ritrovato 6-4, 2-1 e servizio, eppure è riuscito a resuscitare un avversario più concentrato sui monologhi a parole che sul tennis a fatti. Una vera impresa, di Volandri, che ha portato Paire sul 6-2, 1-0 e 15-40 sul servizio Volandri al terzo. Qui l’andamento psico-isterico si è stabilizzato, Volandri gregario ha annullato le palle break e si è proseguito con un brutto tennis fino al 4 paru, quando Paire sul 40-30 al servizio ha deciso di trasformare un lob di Volandri destinato alle recinzioni in un rovescio a volo steccato. L’ovvio epilogo è stato il break di Volandri che è andato a servire per il match ma si è fatto breakkare a 15. Paire è andato così 5 pari, e poi 40-15 al servizio, ma non se l’è sentita di provare a vincere e si è fatto ribreakkare. Volandri ha così servito nuovamente per il match e almeno sul 40-0 sembrava fatta, ma anche a lui è sembrato brutto chiuderla lì, senza spasmi. Paire ha annullato i 3 match point ma alla fine si è arreso al quarto, mandando per la quarta volta Volandri in una finale di challenger italiano quest’anno. La sensazione che abbia fatto tutto Paire, va da sé, relega Volandri al ruolo di sfavorito della finale. Perché per battere un ‘fab challenger player’ come Berlocq servirà spinta, varietà di soluzioni, e un servizio quanto meno non dannoso. Cose sopperibili contro un’altalena, ma non contro una macchina.
Finale doppio:
Vanni/Ianni b. Motti/Fischer 6-4, 1-6, 11-9 tb
Semifinali singolo:
Berlocq (Arg) b. Lorenzi (Ita) 6-1, 6-2
Volandri (Ita) b. Paire (Fra) 6-4, 2-6, 7-5
Finale:
h 10.30 – Berlocq-Volandri