(Karin Knapp intervistata da Marta Polidori – Foto Stefano Ceretti)
di Marta Polidori (inviata a Biella)
Intervista tra le più riuscite quella con Karin Knapp, altoatesina classe 1987 e con un best ranking di numero 35 al mondo, ragazza dolcissima, sveglia e gran lavoratrice.
Debutta nel professionismo nel 2007, quando nei tornei del Grande Slam, al Roland Garros raggiunge il terzo turno vincendo con la testa di serie numero 22 Alona Bondarenko e perdendo dalla numero 14 Patty Schnyder per 6-1 4-6 7-5. Ha esordito anche a Wimbledon, dove ha subito impegnato Nicole Vaidisova con un 7-6 6-2, e all’US Open dove ha raggiunto il secondo turno.
Quando hai cominciato a giocare?
‘’A 7 anni, ho cominciato con i miei fratelli e i genitori, avevamo un campo vicino alla fabbrica di mio papà.’’
Come ti sei avvicinata a questo sport?
‘’Sono arrivata verso i 15-16 anni che in inverno sciavo e d’estate giocavo a tennis; a quell’età dovevo cambiare scuola e i miei mi hanno detto di scegliere uno sport perché entrambi era difficile seguirli e allora ho scelto il tennis.’’
Quando hai iniziato a spostarti per fare i tornei?
‘’Ho cambiato scuola e sono andata a vivere da sola a Caldaro verso i 16 o 17 anni. Ho cominciato con gli under e i 10.000 dollari, giravo con l’allenatore.’’
Come hai organizzato la scuola?
‘’Per i miei abbandonare la scuola non esisteva proprio, ho dato la maturità a 18 anni e dato che le cose andavano bene i miei hanno detto di provare e lasciare perdere per il momento l’università. Ho fatto i primi tre anni in una scuola pubblica e gli ultimi due da privatista, frequentando la mattina quando ero a casa.’’
Che progetti hai per il futuro fuori dal tennis?
‘’Intanto continuo a giocare a tennis, mi sono trasferita vicino Roma, il mio ragazzo mi ha regalato una cagnolina golden retriever bellissima, siamo un po’ distratti da lei. Mi piacerebbe finito la carriera rimanere nel tennis.’’
Qual è il tuo obbiettivo nel ranking?
‘’Sono partita quest’anno dicendo che sarebbe stato bellissimo andare alle qualificazioni degli us open, ci sono riuscita ed è andata molto bene. Ho alzato molto il livello del mio gioco, se riuscissi ad andare in Australia entrando in tabellone sarebbe perfetto, l’obbiettivo è sempre di entrare nelle prime dieci, ma ovviamente più in alto si va meglio è.’’
Tornei in programma?
‘’Sofia 100.000 dollari, Foggia 25.000 dollari, la settimana dopo mi fermo e a fine anno magari le qualificazioni ai wta.’’
Ti senti in forma quest’anno?
‘’Si, fisicamente i problemi fisici per adesso non ci sono, anche con il caldo mi sento bene e sono molto migliorata anche negli spostamenti. Mentalmente mi sento particolarmente in forma.’’
Qual è l’allenatore che più ha determinato la tua crescita?
‘’Mi sono allenata fino al 2008 con Marco Boesso, successivamente per un periodo con un altro allenatore però poi sono iniziati i problemi. Ora collaboro con Alessandro e Francesco Piccari, con loro sto lavorando molto anche sull’aspetto mentale, sono stati giocatori e penso possano aiutarmi molto, sanno le tensioni e le emozioni che si provano in campo.’’
Su cosa pensi di dover lavorare?
‘’Ad essere sincera in campo penso di essere migliorata molto mentalmente, ma comunque non si finisce mai di lavorare, sul gioco al volo, la continuità nel servizio… sono migliorata molto anche fisicamente; ci sono sempre delle piccole cose da sistemare, che diventano sempre più piccole ma continuano ad essere importanti.’’
Cosa pensi che caratterizzi un buon giocatore?
‘’Si vedono tanti giocatori, purtroppo però giocare bene non basta, ci vogliono grinta e voglia, perché ci sono momenti brutti difficili dove ti sembra impossibile. Il lavoro paga sempre e se uno anche in quei momenti riesce a stare concentrato, tranquillo e sereno penso sia proprio questa la vera difficoltà del nostro sport.’’
Finita l’intervista la ringrazio e lei ringrazia me… in bocca al lupo Karin!
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