(Marta Polidori – Foto Stefano Ceretti)
di Marta Polidori (inviata a Biella)
Un diario un po’ triste e sconsolato quello di oggi: mi è dispiaciuto molto vedere la Cornet così sofferente contro la Chakhnashvili…
Che stesse male si è capito subito, dato che invece di arrabbiarsi come nei giorni precedenti si è rassegnata immediatamente, ma la Chakhnashvili è una giocatrice di certo troppo esperta da incontrare nelle sue condizioni. Anche quando la Cornet, nel secondo set, è parsa essere rientrata non ha mai perso di vista la partita.
Vabbè, ad ogni modo sono rimasta sinceramente estasiata dalla Kanepi, ha un braccio meraviglioso e nonostante debba prendere piacevolmente atto che la partita della Floris sia stata ineccepibile, e con una grinta che ha riscattato la Camerin e la Oprandi in una botta sola, la Kanepi non ha fatto una piega. Ha un diritto, una precisione e una potenza sbalorditivi. Sono convinta che possa fare più che bene, spero di trovarla tra le prime 20 o meglio nelle prime 10.
Anche la Floris è stata una vera sorpresa, molto combattiva e serena, non so fino a che punto la serenità fosse dovuta al competere contro la testa di serie numero 1, che implica il non aver nulla da perdere, o ad una sua peculiarità, ma sono proprio contenta. Tecnicamente c’è, atleticamente anche e se la testa è quella di oggi può darsi che qualche buon risultato ne esca. Unica note dolente è il fisico minuto, oggi contro la Kanepi, conosciuta di certo non per essere piccolina, ha subito parecchio, anche se la Kanepi a differenza sua grazie alla stazza è carente negli spostamenti, la Floris è più agile.
Ho scambiato più di due chiacchiere con la Knapp, che annovero tra le persone più dolci che troverete nella lista delle mie conosciute in questa vita, oltre che una signora giocatrice, e di cui poi vi passerò l’intervista. Lei ha giocato contro Kristina Kucova, ma il match è stato per la Knapp rapido e indolore.
Altra ragazza di un solare abbagliante e di un disponibile allietante è la Pous-Tio, tipica spagnola, che ha giocato contro Cohen. Dopo un inizio partita in cui non ingranava ha cominciato a cambiare gioco sul 4-2 sotto, e da lì è filato tutto liscio come l’olio.
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