(Alizé Cornet – Foto Stefano Ceretti)
di Marta Polidori
Alizé Cornet è una ragazza a modo, dallo sguardo dolce e le parole decise ma rasserenanti. Quando le ho chiesto se potesse rilasciarmi un’intervista è stata sorprendentemente disponibile. Una ragazza deliziosa in tutte le sue particolarità, dalle sue doti intellettive a quelle creative a quelle tennistiche.
Hai iniziato a giocare a 4 anni. Come hai organizzato il tuo percorso scolastico?
‘’La scuola francese è diversa da quella italiana e ti dà l’opportunità a diciotto anni di dare un esame simile a quello universitario in Italia. Io l’ho dato due anni prima, a sedici, perché molto avanti dal punto di vista scolastico.’’
Quando hai capito che sarebbe valsa la pena provarci?
‘’Quando a dodici anni ho cominciato a vincere gli juniores, lì ho cominciato a credere di avere delle possibilità.’’
Quanto ti alleni? E come fai a conciliare la crescita tecnica ed atletica con la necessità di fare molti tornei?
‘’Mi alleno bene ed intensamente per lo più quando sono a casa mia, a Nizza, dato che il mio coach è fisso lì e non mi segue ai tornei. Durante i tornei cerco di seguire regolarmente l’allenamento, ma non è mai la stessa cosa.’’
Che tornei hai in programma quest’anno? Ti senti in forma?
‘’Ci sono tre 100.000 dollari e due 220.000 su cui punto particolarmente, sì mi sento abbastanza in forma.”
Con chi ti alleni?
‘’Ho appena terminato una collaborazione con il coach che mi ha seguita durante la mia crescita, e che mi ha portata numero 11 del ranking wta, Pierre Bouteyre; mi ha allenata dai dieci ai vennt’anni, poi, i soliti casi della vita, ci siamo staccati, ora ho un coach a Nizza, ma ai tornei vengo da sola o accompagnata dai parenti.’’
Pensi di riuscire a rientrare nelle top 20?
‘’Attualmente sono numero 92 e a breve dovrei passare 80, punto al 50 e successivamente a rientrare nei 20.’’
Quale superficie preferisci?
‘’Il cementto, il veloce, ma amo anche la terra rossa.’’
Per mia personale curiosità, sapendo che sa suonare molto bene il pianoforte, le ho chiesto se in qualche modo continuasse a coltivare questa passione, mi ha risposto, sorridendo imbarazzata, che non ha più molto tempo per la musica.
Spero d’incontrarla nuovamente: si congeda facendomi un grande in bocca al lupo per la mia carriera giornalistica e stringendomi la mano, la saluto augurandole buona fortuna per il torneo!
La Scheda
Si avvicina al tennis verso i quattro anni. Nel 2006 fa il suo debutto all’australian open grazie ad una wild card, ma perde dalla numero 59 del ranking per un punteggio di 6-2 4-6 6-2. Tornata nel circuito ITF si aggiudica il torneo di Bari superando in finale l’italiana Tathiana Garbin, in quell’anno numero 77, con il punteggio di 6-3 3-6 6-2. Riceve un’altra wild card per il Roland Garros nel quale batte Virginia Ruano Pascal, numero 77, per poi perdere in due set al turno successivo dalla Garbin.
Nel 2007 supera le qualificazioni dell’Australian Open e gioca al primo turno contro la Hantuchova, con cui perde in due set. Riceve una wild card per l’indoor di Parigi, ma perde anche lì al primo turno dalla Golovin. Si qualifica nei tornei di Bogotà, in cui giunge al secondo turno, e di Acapulco in cui riesce ad approdare nei quarti dopo aver conseguito una vittoria sulla numero 35 Severine Bremond, per poi perdere contro la numero 42 Flavia Pennetta. Al primo turno del Roland Garros perde contro Venus Williams 6-4 6-3. Partecipa alle qualificazioni a Wimbledon superandole, imponendosi al primo turno contro la numero 42 Maria Kirilenko ed uscendo al secondo turno contro Ai Sugiyama al terzo set. Si qualifica per il main draw dello Us Open nei quali supera al primo turno Samantha Stosur, numero 35 WTA, poi la Wozniacki, per arrendersi al terzo turno alla Jankovic, numero 3 del ranking, che prevale 6-3 al terzo. Perde in seguito la finale dell’ITF di Bordeaux contro la Pironkova.
Numero 11 del ranikng mondiale nel 2009 a tutt’oggi vanta la novantaduesima posizione.
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