SAGHE MENTALI IN STATO DI GRAZIA
La Rubrica dell’(In)Esperto di Stefano Grazia
EPISODE 11_ Domande Da Un Milione Di Dollari
In molti continuano a fare, ultimamente soprattutto ad Ivano e a Mad Max (a me non “mi” caga piu’ nessuno e giustamente essendo io un Inesperto e avendo gia’ esaurito le mie cartuccie), una serie di Domande, tutte da un Milione Di Dollari e alcune davvero fra le piu’ assurde e strampalate come quella in cui l’ineffabile Nuntio chiede piu’ volte se una bambina del 2005 che colpisce venti volte la pallina al volo colpendo le righe puo’ essere giudicata un fenomeno (solo se mentre colpisce la pallina ha un cucchiaio in equilibrio sul naso e con una scopa legata al sedere riesce nel frattempo a spazzare bene negli angoli mentre recita a memoria l’Infinito del Leopardi o a scelta un rap di 50 Cents, quelli con le parolaccie) ma la piu’ frequente e angosciante e’ quella del Genitore che ha avviato tardi al tennis il proprio figlio/a e chiede disperato se potra’ lo stesso coltivare qualche speranza.
Io invece ne faccio un’altra, che ai piu’ maliziosi potra’ sembrare anche interessata: e se lo facessimo cominciare presto, poi lo facciamo smettere per sei mesi un anno (eh!eh!eh!), e poi riprendere? Chi avrebbe piu’ chances? Quello che comincia tardi, a 10-11 anni ed e’ serio, coscienzioso, animato da grande passione, il tipico mulo a prescindere dal talento, oppure quello che ha cominciato con la racchetta da ping pong e la pallina appesa al filo sulla culla, che a tre anni gia’ sracchettava sul campo, a 5 teneva lo scambio nel minitennis, a 7 serviva e faceva i summercamps alla Bollettieri o altrove, a 8-10 anni giocava tornei, a 12 anni aveva il Personal Coach e a 14 era gia’ finito perche’ colpito brutalmente in faccia dalla differenza fra aspettative e realta’ e anche semplicemente distratto/attratto dale Cose della Vita perche’ come ripeto sempre fino a 12 anni un Genitore o un Coach riesce ancora a tenere sul campo il proprio figlio/a/allievo/a per 4-5 ore di seguito ma gia’ due anni dopo,se non e’ lui a volerlo davvero, e’ molto ma molto piu’ problematico. Comunque, cose dette e ridette,non vorrei innervosire Pulsatilla, quello che invece volevo dire qui era qualcosa di nuovo, una provocazione, direbbe Atti, una provocazione interessata, il furbacchione!, aggiungerebbe Papi, e cioe’, insomma: chi ha piu’ chance? Chi comincia tardi o chi ha cominciato prima, smette e poi riprende?
Perche’ allora c’e’ tutto un discorso da fare a monte e riguarda anche la famosa Teoria della Mielina (no, la Mielina no!!!!, gridera’ qualcuno dal loggione, forse sempre Pulsatilla ). Ma la verita’ e’ una sola: sappiamo oramai che a meno che per legge non venga proibito di far fare sport ai propri figli prima dei 12-14 anni,e non dico che sarebbe una brutta legge, a questa eta’, sic stantibus rebus noi sappiamo, tutti d’accordo qui, che uno non puo’ svegliarsi la mattina e pensare, guardandosi allo specchio, di voler fare il Professionista in un qualsiasi sport, inclusa la Formula Uno che se uno ci pensa, la Patente di Guida si prende a 16-18 anni … Forse gli unici sports rimasti sono quelli tipo Triathlon o piu’ probabilmente quelli che devono essere ancora inventati (o perlomeno scoperti dalla massa)… Ma non divaghiamo: se quindi uno non puo’ svegliarsi a 14 anni e dirsi che vuole fare il Tennista, il Calciatore o il Golfer o il nuotatore,il pattinatore su ghiaccio o il tuffatore dal trampolino e’ ovvio che ci debba essere qualcuno che lo avvii ad uno di questi sports in eta’ precoce… Ora possiamo stare qui a discutere finche’ vogliamo di etica,estetica e di morale o anche sull’opportunita’ di instituire dei Ministeri per l’Avviamento allo Sport delle Giovani Leve per permettere l’identificazione dei soggetti piu’ portati a questo o a quell’altro sport e poi dopo averli slezionati distaccarli dall’influenza negativa della famiglia e internarli in campi di concentramento nazicomunisti o semplicemente cinesi dove saranno allevati nella speranza che uno o due di loro o anche una decina delle migliaia reclutati possa un giorno conquistare una medaglia e glorificare cosi’ agli occhi del mondo il nome della patria e il sistema politico che l’ha reso possibile (e quelli che lungo il percorso non sono riusciti? Ma che vadano a cagare, direbbe Paolo Hendel….). Potremmo anche essere piu’ realistici e pensare a Genitori Illuminati che fino ai 7-8 anni abbiano in testa solo la Polivalenza e facciano fare tutti gli sport possibili ai figli scegliendo poi quello in cui in effetti il figlio dimostra piu’ attitudine o semplicemente piu’ voglia di praticare e non cioe’ aver gia’ scelto per esempio il Tennis (per passione, calcolo economico o in quanto gia’ maestro di) fin dall’inizio. Cioe’, e’ normale: un Maestro di Tennis ha i suoi bei figli, magari gli fa fare tutti gli sport possibili ma gia’ saprendo che a 7-8-10 anni il tennis comunque diventera’ lo sport predominante e anzi, sapendo cio’, gli sceglie dal primo momento gli sport propedeutici … lo stesso fara’ o avra’ fatto un excalciatore col calcio o Cagnotto con sua figlia, e magari un Maestro di Scherma o di Sci … Se un Genitore ha intenzione di far fare sport a suo figlio e non esclude di poterglielo far fare ad alto livello, e’ ovvio che scegliera’, ripeto, per passione o calcolo,anche economico, lo sport in cui eccelle, o in cui ha agganci, know how e conoscenze di persone ed ambiente. Avesse avuto un maschio, perfino Mad Max forse gli avrebbe fatto fare il cavallo…cioe’, no, il fantino. Negli ultimi anni poi anche I Genitori che un tempo erano tutto “Lo Sport si, certo, ma prima viene la scuola…” hanno cominciato a guardare con un occhio diverso le carriere professionistiche sportive prima riservate ai lazzeroni e lavativi o semplicemente meno intelligenti o comunque ai meno abbienti, quelli che ricercavano attraverso lo sport una possibile rivalsa sociale…Non vigendo il Sistema Americano che rilasciava la possibilita’ di ottenere un Educazione attraverso lo Sport, in Europa fino a poco tempo fa diventavano Sportivi Professionisti (e Cantanti e Attori…) solo quelli che non avevano voglia di lavorare….vabbe’, non generalizziamo: l’80%. Ultimamamente pero’ cosa e’ successo? Che in molti sports si puo’ guadagnare molto di piu’ che con oneste carriere dal posto sicuro anche se non diventi magari il numero uno … e poi la popolarita’ che deriva dai media e dal proliferare prima delle televisioni private e ora dale esposizioni sul web e’ diventata un’ulteriore sirena ammaliante … Per i meno superficiali rimane comunque una vita che permette al figlio di un croupier di Las Vegas ex immigrato iraniano di parlare coi presidenti e primi ministry e con le migliori menti della sua generazione ALLA PARI, anche attraverso un processo educativo e di maturazione che nessuna universita’ avrebbe mai potuto garantirti … allo stesso modo alcuni Genitori di fronte alla scelta di pavoneggiarsi con gli amici con la figlia campionessa, dottoressa o velina non hanno dubbi nel cercare comunque o almeno di evitare la terza possibilita’,quella della velina… Infine, lo Sport, diventato pro a tutti i livelli, rimane un campo pieno di opportunita’ anche per chi magari non diventa stella di prima grandezza ma bazzicando nelle serie inferiori, magari raggiungendo comunque lauree o diploma, trova poi, attraverso le conoscenze che si e’ fatto, maggiori opportunita’ che nella Vita Reale postuniversitaria. Quindi una rivalutazione dello Sport nel contesto della societa’, non piu’ solo spettacolo per ricchi che si divertono nel vedere i poveri ,gli umili e gli straccioni combattere fra loro per un tozzo di pane, ma ottima occasione di guadagno e trampolino di lancio per future carrier,anche politiche. Il Tennis femminile, poi…l’ultima classifica di Forbes vede 7 tenniste fra le prime dieci sportive femmine piu’ ricche del pianeta: il tennis rappresenta nello sport femminile quel che il calcio in Europa e NBA,Major Leaugue ,NFL in America e Golf ovunque sono per I maschi (vabbe’ anche Formula Uno e un tempo la Boxe, ma solo per un Mohammad Ali’ e un Tyson, pesi massimi, o un Sugar Ray Leonard nelle categorie inferiori). Quindi, in soldoni: e’ venuta a cadere la discriminazione intellettuale del ‘sono contento di essere arrivato uno’ dello sport che quindi si e’ aperto anche ai figli dei laureati o della borghesia bene con genitori che magari non mettono proprio la scuola in secondo piano ma diventano piu’ tolleranti e attendisti se per caso intravedono nel proprio pargolo un qualche talent atletico o il fuoco sacro della passione. Anzi, alcuni di loro, consci che a 14 anni sara’ comunque troppo tardi per scegliere uno Sport in cui eccellere, si sentono moralmente OBBLIGATI a fare la scelta per il proprio figlio, che poi non abbia a lamentarsi con loro che….Cioe’ l’opposto di chi gli rinfaccia di voler investire sui propri figli innocent per arricchirsi …Proprio il Contrario …Comunque e insomma, per non precludergli una possibile carriera sportiva con tutto quel che ne consegue, gli scelgono lo sport in cui dovra’ eccellere chi a tre anni chi un po’ piu’ tardi, a 6-7, e chi, che figura!, addirittura a 10-11 …
Bene, anche questo l’abbiamo detto piu’ volte, veniamo al dunque: a questo punto abbiamo due teorie….Chi ha gia’ scelto lo sport in cui il proprio figlio/a dovra’ eccellere e chi folgorato invece da improvvisa luce sulla Via di Damasco lo sceglie a 10-11 anni … Se magari da un punto di vista morale quest’ultima potrebbe essere la scelta piu’ giusta soprattutto se a scegliere non e’ stato il Genitore, ma il Bambino, a questo punto inizia pero’ la Litania del Papa’ o della Mamma che sui vari Blog di Tennis iniziano ogni post giustificando gli scarsi risultati col fatto che ha cominciato tardi e che quindi raggiungera’ il proprio potenziale piu’ tardi. Visto che tutti sostengono che ci vogliono 10 anni circa (ma io a golf continuo a far cagare anche dopo 13 …) per raggiungere il proprio potenziale Massimo.
Ma a questo punto bisogna fare i conti con la Mielina di cui parlammo per la prima volta al BraccoUbaldo Show anni fa, nel subBlog Genitori & Figli precursore di questo su SpazioTennis, in seguito alla segnalazione da parte di una redattrice, Angelica Fratini, gia’ arbitro internazionale, di un articolo sul New York Times in cui si parlava delle conclusioni da parte di un gruppo di Ricercatori sul Talento.La domanda di partenza, suggestive, era: e’ possibile tracciare una Mappa del Talento. Questi scienziati basavano le loro osservazioni sul fatto che alcuni campioni sembravano spuntare improvvisamente a frotte in determinate zone e apparentemente senza alcuna spiegazione: questo fenomeno era stato osservato per esempio nel Baseball a Santo Domingo, nel Golf in South Korea, nel Tennis in Russia …La ragione di tutto cio’ sembrava risiedere nel fatto che in queste localita’ si erano create delle situazioni particolari di offerta di quello dato sport ai giovani in eta’ precoce …A un certo punto negli anni 50-60 le squadre di Major Leaugue cominciarono a organizzare le proprie preseason training in zone climatiche piu’ favorevoli, a Santo Domingo per esempio, creando dunque delle facilities e delle academies specializzate…Finita la preseason loro tornavano in US ma le facilities rimanevano e con loro il personale catechizzato che per non rimanere inutilizzato apriva le strutture ai giovani e giovanissimi… In South Korea non ci sono tanti campi da Golf, date anche le dimensioni del paese, ma sono moltissimi, pare, i Practice Range e moltissime sono li bambini e le bambine che li frequentano, non chiedetemi perche’, ma e’ cosi’… In Russia, allo Spartak Club di Mosca, centinaia di bambini vengono avviati in eta’ precoce al tennis e avviati ad un allenamento basato sulla ripetizione rigorosa e rigida del gesto tecnico sotto l’occhio di istruttori qualificati…. Quindi: bambino piccolo, ripetizione dei gesti in eta’ precoce, assiduita’ dell’allenamento, qualita’ garantita dall’istruttore… A questo punto entra in ballo la Mielina . Cosa dice la Teoria della Mielina? Che stimulando ripetutamente un nervo (facendo per esempio ripetere e ripetere un dritto perfettamente impostato) si sviluppa intorno a quel dato nervo una sostanza che lo isola, come un nastro da elettricista, e così facendo migliora la qualità e la velocità dell’impulso. QUALITA’ e VELOCITA’ dell’impulso nervosa. Sembra una stronzatina da ridere ma I famosi ricercatori e scienziati riconducono a questo le loro Teorie sull’Evoluzione facendo coincidere la Mappa del Talento con quella della Mielina. Da cui la Formula secondo cui il TALENTO sarebbe: Deliberate Practice+Time=Myelin=TALENT dove il Deliberate Practice sarebbe l’allenamento impostato sulla tecnica concentrandosi senza requie e senza posa sul migliorare le proprie debolezze.
Lo stesso articolo individua anche un’altra formula, complementare e basata PROPRIO sull’osservazione di quella fucina di campioni russi che è lo Spartak Club di Mosca e cioè:
Genitori Motivati + Bambini presi in età precoce + Insegnamento Rigoroso della Tecnica + Disciplina Spartana = Talento
Cosa significa tutto questo? In pratica e in soldoni una sola e semplice cosa: che nel Tennis tutto quello che devi imparare tecnicamente, lo impari prima dei 12 anni, dopo e’ tutta questione di fisico e di testa. Quello che impari prima dei 12 lo impari meglio e piu’ in fretta. E’ tutta una questione di coordinazione neuromuscolare.
E allora, ripeto, chi avra’ piu’ chance nella Jungla (People don’t get it,diceva Connors: it’s a jungle out there!)? Chi ha cominciato tardi a 10-11 anni oppure chi e’ stato impostato correttamente e tecnicamente dai tre ai 12 anni poi magari si e’ stufato, bollito il cervello, e manda dunque a quel paese tutto e tutti eppoi dopo sei mesi un anno, si guarda allo specchio e si dice: MA SON SCEMO/A? e trova finalmente l’umilta’ e un tipo di passione diversa forse dal semplice amore del gioco, meno immediata e istintiva, ma piu’ matura e consapevole e per questo foriera di responsabilita’? Della serie, un po’ quell che accade all’Uomo Ragno e agli altri supereroi dell’Universo Marvel: SuperPower uguale SuperResponsabilita’, in questo caso sostituite nell’equazione Super Poteri con Talento e il gioco e’ fatto: Grande Talento Comporta Grande Responsabilita’ Come dice Eric Liddel alla sorella in Momenti di Gloria: Dio mi ha dato la Fede ma mi ha fatto anche veloce…
Concludo con un’osservazione dalla vita reale di tutti i giorni: Domenica scorsa stavo giocando un doppio diverso da quelli soliti coi miei tre stipendiati neri (stavo per dire schiavi, ma sarei stato orribilmente frainteso e strumentalizzato…) con altri tre italiani di cui due ottimi giocatori e il quarto nettamente inferiore anche al sottoscritto e infatti soprannominato Jo Padella per le sue badilate comunque estremamente efficaci sottorete avendo un passato di mediocre pallavolista, mica una cosa come quella di arcipedro. Ad ogni modo quando gli entra la prima di servizio, una volta su 35, puo’ anche essere difficoltoso rispondere e anzi a volte proprio manco la vedi, ma la sua seconda e’ un’accompagnata, quasi un lob (di servizio!!!), sul quale chiunque che non sia il sottoscritto, notoriamente incapace di generare power, si avventa con una fucilata che trova Jo Padella clamorosamente in ritardo … Ed era a questo punto che gli facevo notare,a un cambio di campo, che quella era in pratica la differenza fra uno che aveva cominciato tardi, da adulto, a giocare a tennis ed uno che aveva cominciato da piccolo…Si, puoi migliorare e anche di molto, ma non arriverai mai a quella rapidita’ occhio braccio racchetta tipica di chi la racchetta l’ha presa in mano da bimbo e che al commune mortale pare quasi soprannaturale … Anche per me, in fondo, e’ sempre stato quello il problema, mascherato all’inizio dal giocare 3-4 ore al giorno e dal mio atletismo di sportivo mediocre ma polivalente ma accentuato ora dalla vecchiaia e dal rallentamento dei riflessi … ma io,nel mio profondo, ho sempre saputo che non ho mai visto davvero in anticipo la palla e che l’early preparation per me e’ sempre stata un miraggio, figuriamoci poi ora… Magari certe partite le vincevo comunque 60 61 perche’ l’altro non la teneva dentro ma magari per tutto il match mi ero sentito preso a cannonate, senza nessun controllo… Certo, a livelli piu’ bassi, magari ti faccio il colpo sotto le gambe e magari azzecco con quello anche il passante vincente… ma appena il livello sale, tranne quelle 5 volte all’anno citate anche da Brad Gilbert in cui effettivamente tutto coincide, tutte le alter volte per tutto il resto dell’anno ti senti in balia degli eventi se non proprio delle onde. Perche’ e’ inevitabile, certi sports li devi imparare da piccolo e alcuni, come il tennis ma anche ,incredibile!,il golf, piu’ degli altri…Nel calcio magari hai si un Messi ma hai anche Gattuso che al tocco sostituisce la Durlindana e serve, nell’economia della squadra, anche quello, e magari per diventare un Gattuso non e’ fondamentale iniziare a tre anni ma sono richieste altre peculiarita’,ma nel tennis … it’s you and me,baby, just you and me, sei da solo e si certo, il mental conta al 50% e il Fisico al 40% MA SOLO SE il 10-15% E’ DAVVERO PERFETTO. Insomma, della serie a me mi han rovinato le donne e la mielina …
Leggi anche:
- None Found