di Sergio Pastena
Per provarci ci ha provato… solo che l’impresa era di quelle quasi impossibili. Mardy Fish ha impegnato fino al terzo Novak Djokovic nella finale di Montreal, ma l’esito finale è stato quello previsto, col serbo che porta a cinque i Masters 1000 stagionali e si candida ad entrare nella leggenda per questa stagione fuori dall’immaginabile. Era una sfida tra due “resuscitati alimentari”, per motivi diversi: Fish ha fatto il salto di qualità in età tennisticamente avanzata grazie ad una buona dieta, Djokovic lo ha fatto dopo aver scoperto di essere celiaco. L’americano è partito bene, con cinque opportunità per breakkare Djoker, poi ha ceduto la battuta e si è disunito cedendo il primo set 6-2. Nel secondo la riscossa ma, proprio quando la partita sembrava potersi mettere dalla sua parte, il numero uno ha piazzato un parziale devastante spegnendo le speranze del buon Mardy.
Gli altri big hanno latitato: fuori all’esordio Murray, stracciato da Anderson e Nadal, clamorosamente superato da un Dodig versione mastino. Federer ancora una volta ha ceduto a Tsonga, Del Potro si è arreso presto a Cilic. Le note positive, quindi, bisogna cercarle altrove. Ad esempio in Tipsarevic, brillante come non mai e semifinalista, nello stesso Tsonga o persino in un Gulbis capace di lottare e vincere contro Ferrero e di far soffrire il futuro finalista Fish. Fuori subito gli italiani: Seppi cede a Cilic, Cipolla fa quello che può contro Davydenko, mentre Fognini è uscito onorevolmente con Cassius Jo.
Ora Cincinnati: vediamo brevemente il tabellone dei top players. Djokovic non ha pescato male (ipotetico ottavo contro Wawrinka o Isner) ma al secondo turno potrebbe essere suggestiva la sfida con Harrison, se quest’ultimo supererà un Chela non brillantissimo. Torna in campo, da quella parte di tabellone, Roddick: per lui Kohlschreiber, uno tra Ferrero e Lopez e poi eventualmente Monfils (o Gulbis), non il massimo. Federer se la passa male, visto che al secondo turno beccherà Del Potro, vincitore in nottata su Seppi. Sempre nella notte grande prova di Blake che elimina Baghdatis e dimostra di esserci.
Murray avrà uno tra Nishikori e Nalbandian, ma l’incrocio al terzo turno potrebbe riservargli uno Tsonga pericoloso per tutti al momento. Nadal non può lamentarsi: uno tra Benneteau e Garcia-Lopez, mentre al terzo turno non sapremmo chi prevedere tra Youzhny, Verdasco, Llodra e Bellucci. Italiani: Fognini ha subito Troicki e poi, eventualmente, James Blake. Seppi è già andato fuori, Cipolla è uscito nelle qualificazioni per mano dell’ottimo Bogomolov.
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