(Antonio Campo – Foto Nizegorodcew)
di Alessandro Nizegorodcew
Prosegue il cammino di Spazio Tennis alla scoperta dei giovani più interessanti del panorama tennistico italiano. Oggi è il turno di Antonio Campo, ragazzo siciliano classe 1993, che si allena a Roma con il gruppo di Simone Ercoli (RTTM Roma Tennis Team). Antonio dispone di un diritto molto bello e potente e di un servizio di buon livello; deve migliorare nel rovescio. In questa stagione si è fatto notare in alcuni tornei Itf Under 18: qualificazione ottenuta e secondo turno di main draw raggiunto al Bonfiglio e quarti di finale a Salsomaggiore (sempre partendo dalle quali). Spazio Tennis ha incontrato Antonio Campo per voi…
Antonio, qual è la tua storia col tennis?
“Ho iniziato a giocare al TC Palermo 2 all’età di 7 anni grazie a mio padre, che mi ha permesso di conoscere questo grande sport, iscrivendomi ai primi corsi della mia vita. Il mio primo maestro è stato Gabriele Palpacelli, ma ho avuto modo di lavorare anche con Fabio Cocco e Francesco Palpacelli, il figlio di Gabriele. All’età di 12 anni ho dovuto fare una delle scelte più difficili in quel momento: scegliere tra calcio e tennis. E’ stato particolarmente complicato, ma alla fine ho optato per la racchetta, accantonando il pallone.”
Da quel momento, immagino, avrai cominciato a giocare i primi tornei di un discreto livello…
“Si, ho cominciato a vincere le prime partite lontano dalla Sicilia, provando un po’ le sensazioni di un piccolo professionista; il tennis era però, per me, solamente un divertimento. Dai 14 ai 16 anni mi sono allenato anche con Francesco Cinà (attuale coach di Roberta Vinci; ndr), che si era unito a Palpacelli. In quegli anni ho affinato in particolare la tecnica.”
Quali sono state le più grandi emozioni nei primi anni di carriera junior?
“L’emozione più grande è stata in un torneo serbo Eta under 16 nel quale, partendo dalle quali, sono riuscito a portare a casa la coppa grazie a 9 match consecutivi vinti. E’ stato ancora più bello perché mio padre era lì con me… “
Successivamente, però, hai un po’ rallentato la tua marcia. Come mai?
“Si, il successivo anno e mezzo è stato un vero e proprio disastro. Palpacelli e Cinà hanno interrotto la loro collaborazione professionale e io sono stato indeciso su chi seguire. Purtroppo ho sbagliato, scegliendo di seguire Francesco Cinà, che è era però troppo impegnato nell’allenare Roberta Vinci e non aveva tempo di lavorare a dovere con me. Mi sono un po’ perso in quel periodo, ma ora le cose vanno molto meglio.”
Adesso dove ti alleni?
“Sto lavorando con il coach Simone Ercoli e devo dire che mi trovo benissimo. Grazie a Simone sto crescendo molto dal punto di vista mentale e mi sto preparando a fare il vero salto di qualità. Avere qualcuno alle spalle che crede fermamente in te è fondamentale, e non sempre è stato così nella mia carriera.”
Descriviti tecnicamente. Che tipo di giocatore sei?
“Diritto e servizio sono i miei colpi forti, che comunque cerco sempre di migliorare con il lavoro quotidiano. In questo periodo sto lavorando molto sul rovescio e sulla mentalità. Le vittorie iniziano ad arrivare a livello Itf Under 18 e questo è un sintomo importante di un allenamento mirato e di qualità.”
Quali sono i tuoi obiettivi per il 2011?
“Vorrei provare a giocare lo Us Open Under 18 e alzare il livello in tutti i tornei junior. Dopo New York vorrei invece cominciare a fare esperienza nei 10.000$.”
Chiudiamo con una domanda facile facile. Qual è il tuo sogno nel tennis?
“Il mio sogno è di entrare nei primi 100 giocatori del mondo. Voglio fare una grande carriera!”
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