di Remo Borgatti
Il ricco programma del circuito ITF futures della scorsa settimana aveva la sua punta di diamante nel 100 mila dollari più ospitalità di Nassau, nelle Bahamas. Non a caso la testa di serie numero 1 dell’evento era la ceca Petra Kvitova, che aveva chiesto e ottenuto una wild-card dopo essere stata eliminata anzitempo a Indian Wells.
Purtroppo per lei, la giovane mancina è incappata in una sconfitta al primo turno con la tedesca Kristina Barrois (1-6/7-5/6-3 lo score). Meglio di Petra ha fatto la seconda favorita del torneo, Tsvetana Pironkova, che ha raggiunto i quarti prima di essere eliminata da un’altra tedesca, Angelique Kerber. Quest’ultima si è poi spinta fino alla finale, dove ha trovato disco rosso (anzi, bielorusso) per mano di Anastasia Yakimova, che ha vinto nettamente 6-3/6-2. In tabellone, per l’Italia, c’era Alberta Brianti che ha eliminato al primo turno la russa Ksenia Pervak ma al secondo la britannica Heather Watson le ha rifilato un doppio 6-1.
A Sanya, in Cina, successo della rappresentante di Hong Kong Ling Zhang, che ha sconfitto in finale la francese Iryna Bremond per 3-6/7-6/6-2. Si trattava di un 25.000 dollari e non c’erano italiane in gara.
Passiamo ora alla nutrita rassegna dei 10 mila dollari. Dopo quattro sconfitte e una sola vittoria (contro la Bona) in questo inizio 2011, la giovane Nastassja Burnett ha cambiato marcia e si è presa il titolo di Amiens (Francia) e ha finalmente rotto il ghiaccio con la vittoria. Nastassja ha messo in riga l’olandese Van Uitert, la georgiana Shapatava (testa di serie numero 2), la ceca Gerlova, la russa Marenko e, in finale, la polacca Paula Kania con il punteggio di 2-6/6-1/6-4. Quest’ultima aveva battuto nei quarti l’altra italiana in tabellone, Alice Savoretti.
E, dato che siamo in tema, celebriamo anche il ritorno al successo di un’altra giovane azzurra di belle speranze: Julia Mayr ha vinto a Madrid singolare e doppio (insieme alla sorella Evelyn). Per lei si tratta della sesta vittoria in carriera, la prima dall’agosto scorso quando centrò l’obiettivo a Portschach, in Austria. Sulla terra madrilena, Julia ha sconfitto in finale un’altra italiana, la sorprendente Giulia Sussarello, classe 1992 e vincitrice in precedenza sulle connazionali Clerico e Pillot. Va detto che le azzurre al via erano ben nove e quindi non sorprenda il fatto che ben tre di loro siano giunte in semifinale. La terza in questione è Benedetta davato, sconfitta proprio dalla Mayr. Avevano raggiunto i quarti anche Agnese Zucchini, Carolina Pillot e Federica Quercia.
La rumena Cristina Dinu si è aggiudicata il sesto torneo stagionale di Antalya (aveva trionfato anche nel quarto, due settimane prima) battendo in finale l’ungherese Reka-Luca Jani con lo score di 6-3/6-4. L’Italia era rappresentata da Paola Cigui, che ha perso al debutto.
Ottima finale per Giulia Gatto-Monticone sul cemento britannico di Bath. A batterla in finale è stata la russa Marta Sirotkina, che però non ha dovuto nemmeno togliersi la tuta in quanto Giulia ha annunciato il suo forfait. In semifinale la Gatto-Monticone aveva sconfitto Claudia Giovine 7-5/6-1 mentre al primo turno si era imposta alla Grymalska con un doppio 6-3. Le due, in coppia, hanno poi trionfato in doppio.
Sul tappeto sintetico di Fallanden (Svizzera) la beniamina locale Myriam Casanova ha alzato il trofeo regolando in finale la lettone Diana Marcinkevica per 6-3/6-4. Quattro le italiane in tabellone e risultati piuttosto negativi: Moratelli, Balducci e Verardi hanno perso subito, Gioia Barbieri (testa di serie numero 2) al secondo turno.
A Metepec (Messico) vittoria della brasiliana Teliana Pereira (doppio 6-4 in finale alla statunitense Amanda Fink). A Miyazaki (Giappone) sette nipponiche nei quarti (più una neozelandese) e quattro in semifinale. Alla fine ha vinto Kanae Hisami in finale su Emi Mutaguchi per 6-3/6-1.
Infine a Santiago del Cile successo dell’argentina Paula Ormaechea che ha battuto in finale la connazionale Catalina Pella per 6-2/7-6. Nella futura vincitrice si è imbattuta troppo presto (1° turno) la nostra Gaia Sanesi, che ha racimolato appena un gioco.
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