di Michele Galoppini e Lorenzo Carini
Natasha Piludu giocherà le Prequalificazioni degli Internazionali BNL d’Italia 2017, in programma al Foro Italico dal 6 al 12 maggio.
La pugliese classe 1995 e numero 819 Wta, tesserata per il Circolo Tennis Bari, ha raggiunto questo grande obiettivo stagionale proprio nel suo club, vincendo il torneo Open e strappando dunque il pass per Roma, dove avrà l’occasione di vedere da vicino i migliori giocatori e le migliori giocatrici del panorama mondiale.
Per Natasha non sarà la prima volta alle prequali: “E’ il quarto anno che mi qualifico, ma è la seconda volta che avrò modo di giocare questo torneo con il format nuovo e più bello. Sono contenta di poter rivivere un’esperienza del genere, l’atmosfera è fantastica. Il Pietrangeli? Stupendo poter vedere le statue dietro all’avversaria”.
Arrivare a giocarsi un posto nel main draw degli Internazionali è stato più facile del previsto per la 21enne azzurra, che, partita dai quarti di finale, ha vinto l’Open di Bari senza perdere alcun set: “Ho portato a casa tre partite. Bisogna dire, però, che non c’erano ragazze con classifica più alta della mia (2.3, ndr) e dunque sulla carta ero la favorita per il successo. Dovevo confermare il titolo vinto l’anno scorso e ci sono riuscita battendo in sequenza Alessandra Simone, Francesca Maria Pannarale e Francesca Dell’Edera, contro la quale non ho giocato nel miglior modo possibile ma grazie all’aspetto mentale sono riuscita a spuntarla”:
I montepremi dei tornei di pre pre-qualificazione sono davvero alti, tant’è che a Bari questa cifra si aggirava attorno agli 8.000€. Alla vincitrice sono andati 2.800€; niente male, in fondo, per una ragazza che naviga attorno alla posizione numero 800 del ranking mondiale. “Questi soldi mi serviranno anche per gestire i prossimi tornei. Se sono d’accordo con un montepremi così alto? Beh, sì. Sono sicuramente un incentivo ad andare avanti nella propria attività e cercare di fare più tornei possibili. Non si vive di questo sport a meno che non si riesca ad entrare in Top-200; dalla posizione n.400 in giù si va solo in perdita”.
L’obiettivo non è ambizioso come si possa pensare; Natasha vorrebbe solamente “migliorare il risultato dello scorso anno, ossia superare un turno. Il livello è davvero alto e vincere anche solo una partita non sarà semplice. Spero che il mio sogno possa durare a lungo”.
Sono diversi gli appassionati che criticano, seppur dall’esterno, il sistema delle pre-qualificazioni. Natasha Piludu, sfruttando un nostro assist, ci ha raccontato le sue idee: “Chi prende una wild card per il tabellone principale è a posto, mentre il discorso cambia per chi si ritrova nelle qualificazioni con una settimana di match sulle gambe. Arrivare a giocare le quali di Roma dopo aver vinto cinque o sei partite è una cosa complicata, è quasi come giocare due tornei di fila. Sono del parere che siano necessari, magari dal prossimo anno, due giorni di riposo dalle pre-quali alle qualificazioni, in modo da ricaricare le energie”.
Gli Internazionali BNL d’Italia sono un argomento caldo in questi ultimi giorni, per via di alcune dichiarazioni di Binaghi e Palmieri su Federer e Schiavone, oltre al caso Sharapova.
“Da ciò che ho letto, non mi sembra che Maria si sia dopata. La cosa più triste di tutto ciò è lo sponsor Nike, che le ha tolto il contratto per poi pentirsene dopo poco tempo a causa di un calo di vendite. Francesca Schiavone è nel suo ultimo anno di attività e sta giocando molto bene. Incentiverei gli organizzatori a dare una wild card alla Leonessa. In definitiva, Sharapova potrà giocare qualsiasi torneo, mentre Schiavone no, essendo negli ultimi mesi della carriera, e dunque le concederei qualcosa…”
In molti, leggendo questa intervista, vi starete chiedendo: che giocatrice è Natasha Piludu al di fuori dei campi da tennis? “Sono una ragazza che con gli anni ha imparato ad essere se stessa e mi reputo molto socievole. Fuori dal campo, ho tantissimi hobby, dal cucinare la pasta al forno con la nonna ai balli caraibici, per arrivare all’uncinetto. Mi piacciono tutte le lingue, conosco lo spagnolo, senza averlo mai studiato, e l’inglese, che vorrei migliorare. Nel corso degli anni, ho anche avuto il piacere di imparare serbo e olandese. Quando non gioco, studio Scienze Motorie: frequento l’università con lo scopo di prendere una laurea il prima possibile. Ho scelto questa facoltà anche se mi sarebbe piaciuto fare Lingue, per i motivi spiegati in precedenza”.
Impegnata nel torneo ITF di Chiasso, Natasha Piludu non è riuscita a superare le qualificazioni, fermandosi al turno finale. Nonostante tutto, l’azzurra pare soddisfatta per questo inizio di stagione: “Qui a Chiasso ho avuto un bye al primo turno e poi ho sconfitto Alessia Piran in tre set, prima di cedere alla rumena Cadar. Sto giocando bene, ho iniziato l’anno perdendo diverse partite quasi sempre in tre set. Il mio problema non è il tennis, ma la costanza di rendimento. In Svizzera c’è molto vento, le condizioni di gioco sono difficili ma è anche vero che bisogna adattarsi ad ogni situazione. Nel corso degli anni, ho imparato che l’importante è divertirsi e sfruttare tutte le occasioni che si presentano”.
Ci auguriamo vivamente che la giovane pugliese possa vivere una grandissima esperienza al Foro Italico e che riesca a scalare rapidamente il ranking WTA. Il talento c’è, perché non metterlo in mostra agli Internazionali BNL d’Italia tra qualche settimana?
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