dall’inviato a Chiasso, Michele Galoppini (@MikGaloppini)
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Elena Gabriela Ruse è davvero felice e ben disponibile di scambiare qualche parola con SpazioTennis. Ha appena vinto il suo esordio contro Valentini Grammatikopoulou (oggi si è ripetuta contro Fiona Ferro raggiungendo i quarti di finale) nel ChiassOpen 2016 e sta continuando la sua lunga ed impressionante striscia di vittorie. Solare e sorridente, si presenta subito come Gabi e ci racconta il suo tennis, cosa ha significato per lei il WTA di Bucarest dello scorso anno e cosa vorrebbe fare ed essere da grande.
Ventoso oggi, no?
“Direi di sì! Ma ho giocato praticamente gli ultimo 7 tornei in condizioni simili, ormai sono allenata (risata). In più ho vinto tanti match ultimamente, magari il vento mi aiuta (risata).”
Oggi mi sembra tu abbia giocato molto bene, concentrata, aggressiva, precisa…
“Ho potuto giocare il mio tennis oggi, sono molto contenta di aver vinto un così buon match.”
Il tuo tennis sembra molto adatto ai campi veloci più che a quelli in terra, sbaglio?
“A dire la verità la mia superficie preferita è l’erba! Ho giocato particolarmente bene nell’ultimo Wimbledon junior, ma mi piace anche la terra battuta.”
Non ci sono molti tornei in erba però, ti piacerebbe avere la possibilità di giocarci di più?
“Assolutamente sì, ma purtroppo…”
Anche perché nel calendario ITF è difficile trovare dei tornei in erba.
“Non saprei risponderti. Quando giocavo nel circuito junior ce n’erano 3 o 4 di tornei sull’erba se mi ricordo bene, ma non di più. Ovviamente c’erano prima di Wimbledon, ed uno anche appena dopo. Tutto qui.”
La tua classifica sta migliorando molto velocemente, magari potresti anche provarli direttamente nella WTA i tornei su erba.
“Probabilmente ci proverò, sì. Non è facile ma niente è impossibile.”
Sei arrivata qui a Chiasso con 25 vittorie negli ultimi 27 match giocati, ed ora siamo già a 30 su 32. Direi che è una stagione altamente convincente per ora. Cosa è cambiato in meglio rispetto al recente passato?
“Hmm, niente di special direi. Alla fine mi alleno con il team di sempre, probabilmente ho solo più fiducia in me stessa. Tutto è come prima, sto cercando di lavorare al meglio ogni giorno negli allenamenti.”
Ho parlato in questi giorni con Jil Teichmann, che mi ha detto che la più grande differenza tra il circuito junior ed il circuito pro sta nel diverso approccio mentale al tennis ed ai match. Sei d’accordo con lei?
“Sono assolutamente d’accordo con lei. Nei primi tornei del circuito pro, non riuscivo ad ottenere i risultati che speravo, perdevo nelle qualificazioni, anche se giocavo bene. Non stava funzionando come tra i junior. Dopo quel periodo ho giocato un torneo WTA, a Bucarest, lì ho vinto un match nelle quali contro Alexandra Cadantu ed improvvisamente ero molto più fiduciosa e tutto ha cominciato ad andare meglio. Sono anche tornata con il mio vecchio coach, che avevo cambiato un anno fa per un team che però non mi piaceva come speravo. Ora invece è tutto perfetto.”
In Romania, il tennis sta prendendo sempre più spazio. Inoltre avete un eccellente team: c’è ovviamente Simona Halep, ma poi anche tanti altri ottimi nomi. Come pensi che questo possa aiutare te e le altre giovani?
“Per noi, avere un team con così tante ottime giocatrici è molto importante. Ogni volta queste ragazza provano a spiegarci com’è essere al top, essere là tra le grandi, e questo ci dà una grossa mano.”
Chi è la tua giocatrice rumena preferita?
“Penso che… (risata) Questa è una bella domanda… Credo sia Monica Niculescu, è davvero una ragazza special e siamo anche molto amiche.”
E invece chi è la tua giocatrice preferita più in generale?
“Questa è una domanda più facile: è Victoria Azarenka!”
Guardi il tennis femminile?
“Certo! Assolutamente. Anche durante gli Slam, ogni volta che ne ho la possibilità, vado a guardarmi I loro allenamenti e le loro partite. Ovviamente se riesco a vedere Victoria Azarenka è meglio, è una grande.”
Hai anche giocato anche tornei del Grande Slam junior giusto? Com’è l’atmosfera in quei tornei?
“Sì, recentemente gli Australian Open. L’atmosfera è… piuttosto bella! Fantastica. La prima volta che ho giocato uno Slam è stato nelle qualificazioni del Roland Garros, sono entrata nel main draw ed ho raggiunto i quarti di finale. All’inizio ho pensato ‘aiuto, sarà molto difficile ora’, ma tutte abbiamo più o meno lo stesso livello. Solo negli ultimi turni, diciamo dalle semifinali, bisogna essere mentalmente molto più forti ed è fatta! Nel Wimbledon appena successivo sono arrivata davvero fiduciosa, nonostante avessi perso al primo turno del torneo precedente, e sono arrivata in semifinale, è stato fantastico.”
Ho scritto sui social network che sarei venuto qui a Chiasso ed ho chiesto quali fossero le giocatrici che non mi sarei dovuto perdere. Posso dirti che qualcuno mi ha detto ‘non perderti Gabi Ruse, sta diventando una stella qui in Romania!’ Sapevi che stai diventando una stella?
“(Risata) Mi fa molto piacere sentirtelo dire. È strano comunque, quando torno a casa le ragazze della mia età sono un po’ strambe con me, magari pensano che io abbia qualche ‘problema’ o che sia altezzosa. A dire la verità io voglio solo essere gentile con tutti e quando non parlo è spesso dovuto al fatto che sono molto timida. Non faccio nulla di male a nessuno.”
Senti la pressione di essere un così buon prospetto per il tennis rumeno?
“Non sento molta pressione. Io penso solo a giocare il mio miglior tennis sul campo. In più, la mia famiglia non mi mette pressioni e questa è la miglior cosa per una tennista.”
Ultima domanda, tipica: quali sono gli obiettivi per la tua stagione e qual è il tuo grande sogno?
“Il mio obiettivo è finire la stagione in top200, ma prima di tutto vorrei cercare di non infortunarmi, che è la cosa più importante, poi il resto non è impossibile. Grande sogno? Beh, diventare numero uno al mondo… direi che è abbastanza grande, no (risata)?”
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