Da Vienna, Giulio Gasparin
Come ieri per Paolo Lorenzi, Fabio Fognini oggi ha aperto il programma di singolare sul campo B. A lui opposto il francese Paul Henri Mathieu, con cui aveva giocato ben tre precedenti, due dei quali vinti dall’azzurro, seppur per ritiro. Non lo poteva sapere Fabio, perché sceso in campo prossimo al finale di match di Flavia Pennetta, ma la sua dolce metà si era guadagnata la qualificazione per il master di fine anno poco prima dell’inizio di questo incontro. Fognini, anche lui qualificato per il master seppur in doppio, ha iniziato il match con una serie di game lunghi, ma mostrando sin da subito le sue ottime doti di anticipazione, togliendo il tempo al francese con colpi potenti ma colpiti molto vicino al punto di rimbalzo, variando profondità ed angolo di continuo. Questa tattica ha pagato nel quinto gioco, quando, dopo un paio di chance vanificate da Mathieu, l’azzurro ha trovato il break, poi consolidato con una serie di ottimi servizi.
Il francese ha ritrovato la prima e con essa anche due game in battuta, ma anche il ligure ha fatto del servizio un arma fondamentale in questo set, chiudendo il parziale con tre ace nell’ultimo gioco, leggermente complicatosi dopo aver mancato due palle set. Il terzo tentativo è stato quello buono, Mathieu ha affossato un’accelerazione di dritto in rete e dopo 37 minuti si chiudeva il primo set 6-4 per il numero 23 del mondo.
Mentre la signora seduta affianco a me preferiva la lettura di Cinquanta Sfumature di Grigio al match in corso, Fognini apriva il match in grande stile, breccando il transalpino nel primo gioco. Un leggero calo di attenzione, un paio di palle ricacciate indietro dal nastro e un tentativo di ritorno di Mathieu hanno però riaperto il match, tanto che il francese ha strappato il servizio all’azzurro alla prima occasione, rimettendo il punteggio in parità. Fognini è sembrato innervosirsi e allo stesso tempo irrigidirsi: ha chiamato il trainer per cercare di sciogliere la schiena, ma al rientro in campo ha servito più piano, nascondendo sotto l’asciugamano che si passava dopo ogni punto una faccia contrita. Mathieu ha trovato un break a zero e poi ha chiuso al secondo set point. 6-3 il punteggio a favore del tennista d’oltralpe.
Dopo poco più di un’ora e dieci di gioco, iniziava il terzo set e Fognini entrava in guerra con l’arbitro per una discutibile scelta di non far rigiocare un punto dopo un overrule. Nonostante la situazione di nervosismo, il set appena perso e un code violation ricevuto per una palla gettata via con rabbia, Fabio ha recuperato da 0-40, salvato altre due palle break e tenuto il game di apertura. Ma poco più tardi non è riuscito a fare lo stesso, cedendo il servizio al suo avversario che ha cambiato campo sul 3-2 in suo favore. Quando tutto sembrava perso, però, anche Mathieu non si è dimostrato un cuor di leone, e seppur sicuramente scoraggiato da un paio di vincenti stupefacenti del tennista azzurro, ha riconsegnato il break con un doppio fallo ed un comodo dritto al volo affossato in rete.
Fognini ha in qualche modo stretto i denti e con determinazione ha tenuto il servizio in un game dove ha fatto ridere il numeroso pubblico locale: al secondo punto, Mathieu è andato a cambiare racchetta con l’azzurro al servizio che scherzando per l’attesa ha messo a segno un servizio vincente, ovviamente non valido, ridacchiando con il pubblico. Forse anche aiutato da questo momento di tranquillità, Fognini non si è più voltato e anche aiutato dagli errori del giocatore francese, si è riportato in vantaggio e dopo aver breccato per la seconda volta consecutiva il tennista transalpino, ha chiuso al primo match point.
“A dire il vero sono molto stanco, però è normale dai,” ha detto a fine match. “perché sto giocando tanto, però direi che va bene così no? Sono arrivato qui lunedì mattina, ma sono stato anche un po’ fortunato oggi, ma ci voleva.”
“Stavo giocando molto bene, ma poi nel secondo set l’ho rimesso in partita io e da lì è stato tutto in salita. Al servizio spingevo meno e anche da fondo facevo più fatica, però alla fine mi ha fatto un paio di regali lui e poi io sono tornato a spingere al servizio.”
Fabio si è poi espresso anche su una performance arbitrale discutibile oggi.
“Su questi campi è difficile sia per l’arbitro che per i giocatori, perché senza falco si rilassano un po’. Penso che oggi lui abbia arbitrato male, ma sia per me che per Mathieu, con diverse chiamate, ma io a fine partita gliel’ho detto. Io me la sono presa perché ero in affanno, però alla fine l’ho rimessa in piedi.”
“Ho visto il risultato di Flavia giusto appena prima di iniziare il riscaldamento, che posso dire? Penso che sia un ulteriore coronamento alla sua carriera, una giusta premiazione per quello che ha fatto, quindi sono molto contento perché se lo merita.”
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