Il mese di tornei ITF nella località siciliana di Solarino si è concluso con la vittoria dell’ultimo torneo targata Gioia Barbieri, prima testa di serie e chiarissima favorita del torneo fin da quando ne è stata ufficializzata la wild card. Ma più di Gioia, nelle settimane appena trascorse, è stata Federica Bilardo a sorprendere gli appassionati, con una semifinale nella scorsa settimana ed una finale, combattuta e tartassata dalla pioggia, nel torneo di questa settimana. “In questi due tornei ho giocato molto bene. La partita contro la Barbieri è stata molto difficile, soprattutto per l’interruzione che abbiamo avuto sul 6-6. Ieri ho giocato molto bene, comandavo 4-1 e non sono riuscita a sfruttare l’occasione, andando 4-5 e sotto di un break. Sono riuscita a strapparle il servizio e ad andare 5-5 40-0 per me, ma ho perso il game andando 5-6 ancora sotto di un break e poi 6-6. Oggi invece non sono riuscita ad entrare in partita, anche a causa della tensione, visto che è stata la mia prima finale in un $10.000. Mi sarebbe piaciuto poter giocare il secondo set bene come ieri, ma fa niente, ci saranno molte altre occasioni, perché spero che questa sia la prima di una lunga serie di finali.” Il match è finito 7-6(5) 6-0 a favore della tennista di Forlimpopoli.
La giovanissima tennista non ancora 16enne, con i punti ottenuti, riuscirà per la prima volta in carriera ad entrare nella classifica WTA, issandosi alla 885esima posizione circa, nel ranking che sarà pubblicato dopo il torneo WTA di Miami. E nonostante questa classifica le permetterà di giocare i tornei $10.000 con più tranquillità, Federica, ovviamente, non abbandonerà il circuito Junior: “Dopo questo torneo farò gli U18 in Italia, ma alternerò entrambi i tipi di tornei.” E purtroppo, sebbene lo scorso anno si fosse messa in mostra vincendo il proprio torneo di pre-qualificazione agli Internazionali d’Italia, non certo da favorita, quest’anno ha deciso di non prendere parte alla competizione, proprio a favore del circuito U18: “Quest’anno purtroppo non avrò la possibilità di giocare il torneo di pre-quali, perché con la Federazione ed i miei maestri abbiamo deciso di concentrarsi sui tornei U18 in Italia, per cercare di arrivare agli Slam Juniores, perché le pre-quali sono in contemporanea con l’U18 di Prato. Mi dispiace molto di non poter giocare Roma, perché l’esperienza dell’anno scorso è stata bellissima, è stato come essere una giocatrice vera.” I suoi maestri sono Davide Freni, per la parte tennistica, e Pietro Intile (che lavora anche con Roberta Vinci), per la parte atletica. “Senza di loro non avrei ottenuto questi risultati, – aggiunge Federica – mi hanno aiutata moltissimo sotto tutti i punti di vista. Non so come farei senza di loro. Con loro mi alleno al Circolo Tennis Palermo.”
Nella nostra chiacchierata, saltando continuamente dal circuito Junior a quello Senior, troviamo spazio per parlare delle differenze tra i due circuiti e di come si vive l’impatto con le nuove esperienze con le giocatrici più esperte e meglio classificate. “L’esperienza dell’avversaria in campo, vuoi o non vuoi, serve a molto e per fare un punto con le Senior lo devi conquistare, perché nessuno ti regala più niente a quei livelli.” Eppure, sebbene in questi tornei risulti essere spesso la più giovane delle giocatrici, la Bilardo non si sente sopraffatta dalla tensione per la maggiore posta in palio: “Un minimo di tensione c’è in qualsiasi partita, ma per quanto mi riguarda, poca. Io in questi $10.000 non ho niente da perdere, perché il mio obiettivo non è vincere questi tornei, ma crescere e fare esperienza per riuscire a giocare tornei maggiori.” E sebbene la mente sia già proiettata ai tornei maggiori, Federica sottolinea una volta di più l’importanza di farsi le ossa con calma, senza lasciar perdere il circuito Junior: “Io penso che ogni giocatrice sia diversa dall’altra, non c’è una strada uguale per tutte ed è normale che qualcuno preferisca concentrarsi sui tornei Senior piuttosto che sugli Junior. C’è chi riesce ad arrivare prima, chi dopo (e chi non arriva mai…). Ognuno ha i suoi tempi, secondo me non bisogna aver troppa fretta, vincere alla mia età non conta, è importante fare esperienza e crescere per avere benefici da grande. Certo, vincere non dispiace a nessuno. – Lasciandosi alle spalle una dovuta risata, continua dicendo – Ci sono molte giocatrici che da piccole vincevano tutto e poi non sono riuscite a fare quel salto di qualità che serve per diventare professioniste, anche per colpa di infortuni fisici. Secondo me non bisogna avere per niente fretta e se una persona è forte i risultati arrivano, – e poi chiude, mostrando una certa maturità che non ci aspetta necessariamente da una ragazza così giovane – basta avere pazienza, lavorare tanto e sacrificarsi.”
Un po’ di spazio, infine, va lasciato a Federica per farsi conoscere un po’ meglio, poiché la sua giovanissima età fa sì che in pochi possano averne apprezzato in passato le caratteristiche di gioco: “Il mio gioco è molto estroso ed imprevedibile e non ho un colpo preferito. Cerco di usarli tutti a seconda delle situazioni… e mi piace molto scendere a rete, a volte faccio anche il serve&volley!”
E prima della seguente ultima citazione con cui si chiude quest’intervista raccontata, basti pensare che nel ranking WTA, davanti a lei, le giocatrici più giovani di lei si contano sulle dita di una mano e solo una di loro (Sofya Zhuk, del dicembre 1999) è riuscita ad arrivare all’ultimo step di un torneo Senior (vincendolo). “Fare molte partite ed acquisire molta esperienza per riuscire a controllare di più le mie emozioni è quello che mi serve di più.” Che dire, ha tutto il tempo che vuole dalla sua parte…
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